Giovani, lavoro e PNRR: nota dei Giovani Imprenditori di Confesercenti

Apr 7, 2023

La situazione dei giovani sul mercato del lavoro nel nostro Paese è nota e ampiamente dibattuta, pertanto non ci soffermeremo a richiamarla. Ma è tanto nota e conosciuta nella sua problematicità da far sì che questo sia uno degli obiettivi principali e trasversali del PNRR.

La promozione dell’imprenditorialità è divenuta già nel corso della crisi economica precedente sempre più uno strumento di politica attiva del lavoro, almeno nelle intenzioni, con una duplice dichiarata finalità: far fronte alla disoccupazione e creare posti di lavoro sostenibili.

I giovani continuano ad essere i più colpiti dalle recessioni e dalle crisi, nel nostro Paese in particolare, come dimostrano i tassi di disoccupazione giovanili, abbondantemente al di sopra di quelli degli altri paesi europei più avanzati. Una ragione specifica dell’elevata disoccupazione giovanile continua a essere il mismatch tra domanda e offerta di competenze.

Le politiche a favore dell’imprenditorialità giovanile trovano giustificazione nella considerazione che i giovani neo imprenditori possono presentare in grado minore, rispetto alla popolazione più adulta, alcune caratteristiche che favoriscono l’avvio di un’iniziativa imprenditoriale (modesta o nulla dotazione di capitale finanziario, scarsa esperienza professionale, ridotta conoscenza del meccanismi formali e informali delle attività di mercato) e dunque richiedono un intervento più corposo per superarle.

Da qui una serie di proposte che vadano nella direzione di supporto a una imprenditoria giovane e dinamica che faccia tesoro sia delle esperienze pregresse che delle nuove tecnologie. Una imprenditoria di giovani e auspicabilmente soprattutto di donne che abbia come riferimento costante innovazione e sostenibilità in linea con quelle che sono le linee direttrici dello sviluppo europeo.

Le proposte che seguono intendono mettere a frutto esperienze a supporto delle imprese soprattutto quelle di minori dimensioni:

VOUCHER PROGETTAZIONE: pianificare le azioni per strutturare un’impresa competitiva e sostenibile richiedono competenze articolate e complesse difficilmente rintracciabili nel neoimprenditore; le sue competenze devono intrecciarsi e integrarsi con quelle di esperti in discipline diverse ed eterogenee pianificate in una pianificazione progettuale suscettibile di diventare la base di riferimento per la concessione di aiuti e agevolazioni. Questo step ha un costo non trascurabile in termini di investimento e competenze che difficilmente un neo imprenditore è in grado di sostenere. Prevedere un Voucher Progettazione spendibile presso strutture qualificare (come la rete dei Digital Innovation Hub), rappresenterebbe un utile sostegno ai giovani neo-imprenditori che in questo modo conterrebbero il rischio di impresa avendo un piano d’azione e un presidio economico finanziario competitivo e ponderato, utile come riferimento per il riconoscimento di aiuti e finanziamenti.
FORMAZIONE: è condivisibile la scelta di migliorare l’offerta degli ITS espressa dal PNRR ma la formazione dovrebbe essere continua e obbligatoria. I piani formativi dovrebbero essere strutturati e guidati oltre che incentivati attraverso fondi specifici e crediti formativi da utilizzare per le nuove imprese. Occorre lavorare sulle competenze degli imprenditori ed attivare in convenzione con le scuole d’impresa e università la creazione di piattaforme formative trasversali dedicate ai neo imprenditori che rilascino dei crediti formativi utili per beneficiare di incentivi o accesso a finanziamenti.

FINANZIAMENTI IMPRESE SOSTENIBILI: creare nuove linee di finanziamenti per le start up a titolarità giovanile e per le imprese giovanili con meno di 5 anni che utilizzino fonti di energia rinnovabili e di efficientamento energetico nelle loro attività, così come per le imprese sostenibili dal punto di vista dei prodotti e dei servizi offerti, sempre a titolarità giovanile.
ACCESSO AL CREDITO: Accesso al credito veloce, agevolato e flessibile con finanziamenti specifici per under 35 e imprese con meno di 5 anni. Nuove soluzioni su cui lavorare utilizzando per esempio le coperture del Medio Credito Centrale, ed anche la formula del crowdfunding con possibilità di investimenti da parte di soggetti terzi e privati per creare un ponte tra capitale ed economia reale creando un circolo virtuoso dato da una maggiore capitalizzazione che renderebbe le imprese più forti, migliorando il loro rating e consentendo loro di ottenere finanziamenti a condizioni più vantaggiose.

FISCALITA’ AGEVOLATA E COSTO DEL LAVORO: politiche attive in termini di fiscalità agevolata ed equa sulla base dei fatturati raggiunti. Ridurre oneri e costi fissi di tipo amministrativo che potrebbero precludere nuovi investimenti e il futuro delle attività stesse. Un’importante forma di incentivo indiretto per le neoimprese sarebbe costituita dall’abbattimento degli oneri amministrativi e fiscali per il periodo iniziale di avvio dell’attività (moratoria triennale). Questo non significherebbe operare contra legem, ma avere un periodo di adeguamento iniziale, in modo da assoggettarle ai relativi oneri a partire dal quarto anno. Per i primi 3 anni fiscalità graduale, a scaglioni che permetta alle imprese di rimanere sul mercato ed essere competitive.

SBUROCRATIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE: relativamente alle procedure di avvio e gestione delle start up. Gli innumerevoli adempimenti che gravano sulle imprese spaventano gli imprenditori e ciò non favorisce la nascita di nuove imprese. Altro elemento è la creazione dell’attrattività ad essere imprenditore. Oggi essere un imprenditore nei nostri settori non ha certo appeal nei giovani. Occorrerebbe creare una nuova immagine dell’imprenditore e del lavoro autonomo.

CONTRIBUTI PREVIDENZIALI: attuare delle misure volte a dotare con contributi previdenziali gli imprenditori con meno di 35 anni di età per i primi 3 anni di attività imprenditoriale e/o professionale (partite iva) come avviene per l’apprendistato.
STAFETTA GENERAZIONALE: passaggio di imprese in totale esenzione di imposte per le cessioni di aziende a titolari con meno di 35 anni (siano essi appartenenti al nucleo familiare dell’imprenditore o meno).
FONDO AD HOC: previsione di un fondo ad hoc per garantire i finanziamenti alle imprese giovanili che presentino le migliore performance sulla informatizzazione e digitalizzazione, sulla sostenibilità, su misure green e di efficientamento energetico. Si potrebbe creare una sezione apposita presso il Fondo Centrale di Garanzia mirata per queste tipologie di imprese giovanili.

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