Impresa Donna Confesercenti Grosseto: le testimonianze delle imprenditrici maremmane

Giu 17, 2024

Il Direttore Biondi: “Le imprese femminili in Maremma sono il 27,44%. Un dato superiore rispetto alla media regionale (23,5%) e nazionale (22,25%)”

7.919 imprese femminili operative nella Maremma, sulle oltre 93.000 imprese in rosa attive nella Regione Toscana, ovvero circa l’8% delle imprese toscane è grossetana, quando invece la popolazione residente è di circa il 6%. Sono i dati emersi dal focus sull’imprenditoria femminile organizzato da Confesercenti provinciale e da Impresa donna a Grosseto, con i saluti del sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, della presidente nazionale Impresa donna Confesercenti Barbara Quaresmini e le conclusioni dell’assessore regionale all’Economia Leonardo Marras.

«Le imprese femminili in Maremma sono il 27,44% – afferma il direttore provinciale di Confesercenti Grosseto Andrea Biondi -. Un dato superiore rispetto alla media regionale (23,5%) e nazionale (22,25%). Anche in provincia di Grosseto però si è avuto un calo (-1,1%), sebbene meno significativo rispetto al resto della regione».
Ricordiamo che si considerano femminili le imprese con una partecipazione di donne superiore al 50%.

«Quasi il 25% di queste imprese lo troviamo nell’agricoltura, il 40% nei servizi e il 23% nel commercio – prosegue Biondi -. Il 64% riguarda dunque settori che Confesercenti rappresenta, come commercio, turismo e servizi».

«Il centro studi e servizi della Camera di Commercio ha evidenziato come nelle province di Grosseto e Livorno si contino 15.983 sedi d’impresa femminili su un totale in Italia di 1.325.270 – precisa Ambra Passaro, presidente provinciale di Impresa donna Confesercenti -. Sebbene si sia avuto un calo di tale imprese, il tessuto imprenditoriale locale mantiene comunque quel “vantaggio” in termini di diffusione dell’imprenditoria “rosa” che storicamente contraddistingue in particolare la provincia di Grosseto che risulta sempre ai primi posti della graduatoria nazionale».

Durante il convegno quattro imprenditrici hanno portato la loro esperienza, parlando anche delle difficoltà che ci sono ad essere donna e fare impresa.
Agata Renzo, presidente del Ccn, il centro commerciale naturale e titolare della libreria Madamadorè, nel centro storico di Grosseto, ha ricordato il proprio percorso: laureata in psicologia per un periodo ha lavorato in una comunità per minori. Per ragioni legate alla sua vita ad un certo punto ha scelto di cambiare e ha rilevato una storica libreria, in cui può unire le sue passioni e dare un aiuto a quelle mamme che vengono a cercare materiale per i loro figli speciali.

Anna Barberini, dopo un’importante carriera nel settore marketing di Sky ha scelto di ritornare in Maremma e valorizzare una proprietà di famiglia che era abbandonata, creando il primo glamping della Maremma e dando lavoro a 15 dipendenti.

La senatrice Simona Petrucci, una delle prime geologhe della nostra terra, ha raccontato il percorso non semplice per affermarsi in un mondo di uomini «Quando mi presentavo con i miei assistenti uomini credevano che i geologi fossero loro» con determinazione è riuscita ad affermarsi e adesso «nel mio settore tutti mi conoscono e mi stimano, mi sono affermata grazie alle competenze, studiando duramente».

Infine Sacha Naldi, figlia di una famiglia di commercianti, appena laureata in filosofia ha scelto di ritornare alle origini. Adesso, oltre ad un piccolo ristorante di qualità, organizza catering per matrimoni importanti in tutta la Toscana e ha creato una rete nel suo comune, Santa Fiora, per vendere i prodotti locali attraverso l’emporio di comunità e un albergo diffuso per garantire ospitalità ai turisti.

Quattro esperienze importanti, che hanno sottolineato come non sia stato semplice arrivare lì e hanno chiesto a Confesercenti supporto, tra le altre cose, per la formazione del personale e per l’accesso al credito.

Nel corso del convegno è stata ripresa la proposta di Luigi Benelli, presidente provinciale di Impresa giovani di Confesercenti Grosseto, di creare ,ad avvio del nuovo anno scolastico, un’ora d’impresa per gli studenti, ovvero momenti di incontro e confronto con imprenditori, ma con un occhio di riguardo all’imprenditoria femminile, protagonista del convegno odierno.

Infine il direttore Andrea Biondi ha ricordato il prossimo appuntamento nazionale a sostegno dell’imprenditoria femminile: un webinar che si svolgerà il 26 giugno prossimo dal titolo “Incentivi, servizi, e programmi a sostegno delle imprese femminili”.

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